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Prevenire o Curare? A te la scelta

Prevenire o Curare? A te la scelta


Questa frase mi è venuta in mente mentre riflettevo su un dato che purtroppo molti di noi conoscono, ma pochi affrontano con serietà: l’aumento dei problemi legati alla salute negli uomini sovrappeso. Non possiamo più ignorare che lo stile di vita sedentario e l’alimentazione sbagliata siano tra le cause principali di malattie gravi, ma il problema è che troppo spesso ci rendiamo conto della gravità della situazione solo quando è ormai troppo tardi. Un po’ come quando ci accorgiamo di doverci assicurare dopo un evento catastrofico. Perché aspettare che la situazione degeneri?


Lo sai che statisticamente la vendita di antifurti per abitazioni è esponenziale DOPO che qualcuno ha subito un furto?


Recentemente leggevo un articolo online che parlava di come, in Italia, la domanda di polizze casa sia aumentata vertiginosamente nelle regioni colpite da maltempo. Statisticamente, la probabilità che la nostra casa venga danneggiata dal maltempo è bassa, ma l’assicurazione ci protegge da eventi rari, da quei “cigni neri” che non possiamo prevedere. Allora mi sono chiesto: ha senso assicurarsi solo dopo che l’evento si è verificato? Non sarebbe meglio proteggersi prima, prevenendo il danno invece che correndo ai ripari quando ormai è troppo tardi?


La stessa cosa accade con la nostra salute. Quante persone si preoccupano della propria condizione fisica solo quando i problemi diventano gravi? Quante volte sentiamo dire “tanto capita agli altri” finché non ci tocca personalmente? Quando si parla di salute, però, non possiamo permetterci di aspettare il “disastro” per intervenire. Se non ci prendiamo cura del nostro corpo oggi, rischiamo di non avere una seconda possibilità domani.


Pensiamo all’obesità, una condizione che molti uomini si ritrovano a vivere senza troppa consapevolezza delle sue implicazioni. Secondo uno studio pubblicato sulla Lancet, l’obesità è una delle principali cause di morte prematura in tutto il mondo, e i numeri continuano a crescere. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel 2023 circa il 39% degli adulti nel mondo siano in sovrappeso, e di questi, il 13% sono obesi. Ma purtroppo, non solo l’aspetto fisico ne risente, bensì anche la salute generale, cosa di cui ho ampiamente parlato nel mio libro he trovi qui:


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Le implicazioni dell’obesità sono gravi e vanno ben oltre il semplice aumento del peso. Le malattie correlate all’obesità includono il diabete di tipo 2, l’ipertensione, le malattie cardiovascolari e il cancro. Un articolo pubblicato su JAMA Internal Medicine ha rivelato che l’obesità è associata a una riduzione della speranza di vita di circa 5-10 anni, e che perdere peso può ridurre significativamente i rischi legati a queste patologie. Ma nonostante queste informazioni, troppo spesso continuiamo a rimandare. Un po’ come ignorare la necessità di un’assicurazione sulla casa, rimandiamo continuamente il momento di prenderci cura di noi stessi, fino a quando non ci troviamo faccia a faccia con malattie gravi come diabete, ipertensione o malattie cardiovascolari. E, proprio come con la casa, non possiamo tornare indietro una volta che il danno è fatto.


La sedentarietà è un altro grande nemico della salute, ed è particolarmente pericolosa per gli uomini sovrappeso. Studi hanno dimostrato che la mancanza di attività fisica può contribuire significativamente all’accumulo di grasso corporeo e al deterioramento della salute metabolica. Una ricerca pubblicata sul British Journal of Sports Medicine ha evidenziato che anche una piccola quantità di esercizio quotidiano può ridurre il rischio di malattie croniche e migliorare la salute cardiovascolare, anche in persone in sovrappeso. Non servono ore di allenamento intenso; basta una camminata veloce di 30 minuti al giorno per fare una differenza tangibile.


Inoltre, la sedentarietà è direttamente correlata all’aumento del rischio di malattie come il diabete tipo 2, una condizione che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Un recente studio pubblicato su Diabetes Care ha mostrato che la mancanza di movimento fisico, combinata con un’alimentazione sbagliata, porta ad un peggioramento della sensibilità all’insulina, aumentando notevolmente il rischio di sviluppare il diabete. Questi sono segnali chiari che dovremmo considerare prima che sia troppo tardi.


Prevenire o Curare? A te la scelta

Prendersi cura di sé oggi, prevenendo l’aumento del peso e migliorando il proprio stile di vita, è molto più facile che curare gravi patologie in futuro. Ma perché è così difficile? Perché spesso la gratificazione immediata (mangiare qualcosa di goloso, guardare la TV invece di fare sport) sembra più attraente della fatica che richiede un cambiamento a lungo termine. L’autodisciplina è difficile da mantenere quando siamo circondati da cibi e comportamenti che ci gratificano nel breve periodo.


Inoltre, è importante considerare il ruolo delle emozioni e dello stress nel comportamento alimentare. Secondo uno studio pubblicato su Obesity Reviews, lo stress cronico può portare a comportamenti alimentari disfunzionali, come il mangiare emotivo, che contribuisce all’aumento di peso e rende più difficile perdere chili in eccesso. Cambiare abitudini, quindi, non è solo una questione di volontà, ma richiede anche un supporto psicologico e una gestione efficace dello stress.


Se non iniziamo a fare dei piccoli cambiamenti, rischiamo di trovarci a 60 anni con un corpo che non ci permette più di vivere la vita che desideriamo. Le malattie croniche, come l’ipertensione e il diabete, spesso non danno segnali evidenti fino a quando non diventano gravi, e una volta che il danno è fatto, non possiamo tornare indietro. Uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ha evidenziato che gli uomini obesi hanno un rischio molto più alto di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a quelli con un peso sano. Ma la buona notizia è che è possibile invertire questa tendenza se agiamo in tempo.


Non è solo una questione di estetica. Un uomo che si trova a vivere con il peso in eccesso non è solo in difficoltà nel fare una corsa o nello scegliere un vestito. È un uomo che rischia di compromettere la propria salute, la sua energia, la sua vita quotidiana. E quando arrivi a 60 anni e ti rendi conto che non puoi più fare quello che facevi una volta, è troppo tardi per tornare indietro.


La prevenzione inizia oggi. E non deve essere complicata. Non serve fare diete estreme o iscriversi a palestre costosissime. Bastano piccole abitudini quotidiane.

La cosa più importante è capire che ogni piccolo passo conta e che agire ora può evitarci molti problemi in futuro.


Prendersi cura di se stessi non è solo un atto di egoismo, ma un investimento nel nostro futuro. Se vuoi goderti una vita lunga e sana, devi iniziare ora. Non aspettare che sia troppo tardi. Se il tuo corpo ti parla, ascoltalo. Non c’è tempo da perdere.


Tornando all'inizio dell'articolo, mettersi in moto adesso per cambiare il tuo stile di vita, attraverso allimentazione, allenamento e piccole azioni quotidiane, sono la tua assicurazione sulla vita GRATIS.


Cosa stai facendo per la tua salute? E se non stai facendo nulla, perché?


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